La potatura di alberi genera scarti che potrebbero essere bruciati per eliminarli e allo stesso tempo impedire il proliferare di fitopatie e insetti sulle piante circostanti e utilizzare la cenere come concime. Una pratica quella di dar fuoco alle sterpaglie antica, ma che a Roma e nel resto di Italia è soggetta a delle limitazioni di legge, il cui mancato rispetto comporta delle sanzioni. Segui il nostro articolo per scoprire se è reato bruciare le potature a Roma
E’ possibile bruciare le potature a Roma?
In generale, i privati che si ritrovano con un’esigua quantità di scarti possono bruciare sfalci e potature nel camino di casa o in un angolo del giardino o consegnarli personalmente presso l’isola ecologica o farli ritirare dall’azienda che si occupa della gestione dei rifiuti. In alternativa, si possono affidare i resti della potatura di alberi a imprese specializzate che si occupano del prelievo e trasporto in discarica. Nella capitale per disfarsi di sfalci e rifiuti organici legati alla pulizia di alberi si può fare affidamento a Potature Roma, che vanta una lunga esperienza nel settore e che offre servizi professionali e conformi alle leggi.
Bruciare le potature, cosa dice la legge?
Il Testo Unico dell’Ambiente del 2006 considera gli scarti della potatura come dei rifiuti urbani, se derivanti da giardini, parchi e arre vedi e speciali quelli generati da attività agricole e agro-industriali. Questi ultimi se vengono smaltiti nel modo sbagliato possono portare gli imprenditori a multe che possono raggiungere i 3. 000 euro. Nella normativa è indicato che gli scarti delle potature possono essere bruciati solo se i cumuli non superano 3 metri cubi per ettaro e che l’operazione venga effettuata nel luogo in cui sono stati prodotti. Naturalmente, per dare fuoco ai cumuli ci devono essere le giuste condizioni meteorologiche e il controllo delle fiamme, per prevenire danni a cose e persone. Inoltre, bisogna essere lontani da boschi ed è vietato bruciare sterpaglie nei periodi in cui esistono situazioni di emergenza per il rischio di incendi boschivi. Per bruciare le potature a Roma bisogna verificare che non ci siano provvedimenti che lo vietano o sospendono tale operazione per motivi legati condizioni ambientali, meteorologiche o climatiche, che possono far sorgere rischi per la pubblica incolumità e la salute delle persone.
Come smaltire gli scarti delle potature a Roma
L’eliminazione di rami e parti secchie degli alberi, per pulirli e farli crescere forti e sani, produce scarti vegetali e biodegradabili
che devono essere smaltiti seguendo le regole previste dalle normative nazionali e comunali. Nella capitale, tali scarti possono essere conferiti nei centri autorizzati personalmente, bruciati in un angolo del giardino se esistono le condizioni per farlo e soprattutto non creino problemi per i vicini.
In alternativa, la soluzione migliore per privati e imprese è di contattare un’azienda come Potature Roma che formata da operatori competenti e qualificati effettua servizi completi di prelievo e smaltimento potature e sfalci presso autorizzati, rilasciando tutta la documentazione utile ad attestare che lo smaltimento è avvenuto secondo la legge. Gli scarti della potatura possono essere utilizzati per produrre compost o nel caso di tronchi e rami essere impiegati come combustibile, per questo è bene affidarli a ditte che possono ritirarli per consegnarli in centri di recupero. Potature Roma dispone di tecnici, attrezzi e mezzi per prelevare gli scarti della potatura anche i più ingombranti secondo le normative ed evitare non solo la bruciatura di questi rifiuti ma anche di riciclarla salvaguardando l’ambiente.